Dove si entra davvero

Siamo giunti alla conclusione del nostro viaggio sull’ingresso, un percorso che abbiamo intrapreso non per cercare risposte assolute, ma per porci le domande giuste. In questa ultima breve lezione, non esploreremo nuovi concetti, ma ci fermeremo a riflettere su tutto ciò che abbiamo visto insieme.

Attraverso questo testo conclusivo, ricorderemo che l’ingresso non è solo un elemento architettonico, ma una presenza viva che separa e connette, che protegge e invita.

È il luogo in cui si manifesta il nostro modo di stare al mondo e, in fondo, il punto in cui cominciamo davvero a entrare nella vita.

  • L’ingresso come presenza: Abbiamo concluso il nostro viaggio riconoscendo che l’ingresso non è un semplice oggetto, ma una presenza viva. Un luogo simbolico, energetico e profondamente esistenziale che ci rivela il nostro modo di stare al mondo.
  • La soglia e il centro: Ogni soglia presuppone un “dentro” e un “fuori”, ma soprattutto un centro. Quando questo centro, in noi o nella casa, viene dimenticato, lo spazio può trasformarsi in un labirinto senza significato.
  • Un’educazione a entrare: Il senso più profondo dell’ingresso non è solo quello di essere un punto di accesso, ma di essere ciò che ci educa a entrare con consapevolezza nella vita. A non passare distrattamente, ma a varcare con intenzione.
  • La vita come soglia: L’ingresso diventa una potente metafora della vita stessa, un continuo passaggio da ciò che eravamo a ciò che possiamo diventare. Ogni porta che si apre, fuori o dentro, è un’opportunità per “entrare davvero”.

Abbiamo camminato attorno all’ingresso come si cammina attorno a un fuoco: lentamente, lasciandoci scaldare e interrogare. L’ingresso, in questo breve viaggio, non è stato un oggetto architettonico né un punto sulla pianta, ma una presenza: qualcosa che separa e connette, che protegge e invita, che filtra e accoglie.

Abbiamo esplorato le direzioni, il respiro invisibile del prāṇa, il ritmo della luce che plasma il senso dell’orientamento. Abbiamo ascoltato la voce del Vāstu, e provato a tradurla in linguaggio vivente, sapendo che ogni ingresso è anche un rito, un gesto e una responsabilità.

Spero che questo percorso ti abbia offerto una nuova prospettiva sul significato profondo dell’ingresso. Possa l’ingresso, in questo senso, essere sempre un luogo di pace, di chiarezza e di profonda accoglienza.

Perché in fondo, come la casa, anche la nostra vita intera è una soglia. Un continuo passaggio da ciò che eravamo a ciò che possiamo diventare. E ogni porta che si apre – fuori o dentro – può essere il luogo esatto in cui finalmente cominciamo a entrare davvero.

Se ora vuoi rendere questo corso uno strumento concreto per rendere il tuo ingresso un vero Punto di Svolta, ho creato una consulenza specifica per te, nella quale scoprirai se il tuo ingresso attuale è in una posizione favorevole o delicata del Vastu Purusa Mandala e se la tua direzione personale dell’ingresso viene rispettata o meno:

Servizio Trova il Tuo Ingresso

147 

Ricevi la planimetria della tua casa con evidenziati il centro, la posizione esatta del tuo ingresso attuale secondo il Vastu e la direzione del tuo ingresso personale.