Un corpo deforme

Come possiamo compiere questa impresa del vivere nel presente, creare una visione infinita di ciò che facciamo, sciogliere in nodi del nostro cuore e seminare in modo coerente?

A prima vista sembra impossibile se non per yogi, eremiti o santi, ma ho appreso che bisogna offrire alla mente un obiettivo soddisfacente e vantaggioso, un obiettivo superiore, che appaghi lei, l’intelligenza e anche la nostra dimensione più profonda e vera, l’anima.

Se mentre lavoriamo, creiamo nuovi progetti o ideiamo nuove strategie, lo facciamo connessi al nostro cuore e non ai soliti processi mentali, le tendenze dannose per il nostro benessere come l’invidia, la passione egoistica e la rabbia verranno dimenticate e gradualmente scompariranno.[1]

Liberi da queste emozioni, riusciremo ad usare al meglio la nostra intelligenza e le nostre azioni beneficeranno della sua luce, lungimiranza ed efficacia.[2]

Solo allora il nostro cervello e la nostra mente lavoreranno per noi anziché contro di noi e le cento miliardi di connessioni al secondo che abbiamo, porteranno davvero frutto riconoscendo un gioco per il quale valga la pena impegnarsi.

Perciò, porta sul mercato la tua personalità unica, il tuo modo particolare di cogliere le opportunità e risolvere i problemi e ritagliati una nicchia specifica di persone per le quali puoi essere un punto di riferimento.

Come hai visto nelle prime quattro fasi del viaggio, bastano due movimenti:

  1. Capire in profondità di cosa hanno bisogno per poterli coinvolgere e cooperare con loro.
  2. Ottimizzare ogni tua azione in vista di obiettivi a lungo termine e non solo a breve termine.

Puoi operare a lungo termine solo se ti renderai conto che hai il tempo per farlo, proprio perché stai giocando ad un gioco infinito e non finito: con questa visione potrai chiederti in che modo sarai migliore la prossima settimana, il prossimo mese e il prossimo anno, e soprattutto cosa potresti fare oggi per realizzare questi miglioramenti e cosa invece non devi assolutamente fare.

Ad esempio, ci sono alcune strategie aggressive di marketing che producono i loro effetti in termini di vendita ma dovresti chiederti sempre: a quale costo, non in termini monetari ma di fiducia?

Non significa che non dovrai usarle, ma che avrai valutato sia gli effetti a breve che a lungo termine. Ma è anche certo che quando porterai il baricentro delle tue scelte dalla mente instabile alla profondità del cuore, ti accorgerai che è più intelligente ed efficace acquisire abilità, conoscere i princìpi e i modelli di funzionamento, rispetto all’uso di strategie logore che usano i giocatori finiti (che appunto presto finiranno il loro gioco, anche se in questo momento non lo sanno ancora).

Infatti, tutti pensano che una volta arrivati in cima sarà tutto più facile e con questo miraggio sacrificano la loro vita nel falò della vanità e dell’illusione. La realtà è che le sfide non finiranno mai ed è quindi più opportuno trovare il modo giusto per vivere al meglio già da subito, per proseguire nel nostro gioco infinito della vita e del lavoro.

Non c’è un traguardo da raggiungere, un frutto da cogliere, ma la vita è qui e ora e la sua bellezza è proprio in questo.

Comprendere che il tuo lavoro non è disconnesso dalla tua vita e dalla tua percezione del mondo ti permetterà di vedere le tue azioni sotto un punto di vista completamente diverso, perché non è vero che amore e marketing non possano coesistere anzi, se il secondo lavora e sostiene il primo diventerai più tenace e determinato nel raggiungere i tuoi obiettivi non essendoci più nulla che lavorerà contro di te, e a tua insaputa.

Ecco perché siamo partiti dicendo che con l’aiuto di un’intelligenza ben fondata, la mente può diventare la nostra più cara amica, ed ecco perché bisogna allentare ognuno di questi tre nodi che rappresentano un ostacolo alla tua piena realizzazione e hanno un effetto diretto sul tuo modo di agire nel mondo e sul tuo lavoro.


Spesso la nostra attività è disequilibrata e per capirlo vorrei che facessi un esercizio veloce. Prova a pensare alla tua attività come ad un corpo, dove:

  • La testa è la capacità di vedere le buone opportunità e di fare le scelte giuste in base a precisi valori di riferimento;
  • La pancia è la capacità di produrre ricchezza nella tua attività in cambio dei prodotti o servizi che sono erogati;
  • Le braccia sono quelle che da una parte portano ricchezza alla pancia e dall’altra la ridistribuiscono anche all’esterno;
  • Le gambe e i piedi sono la parte prettamente lavorativa, fatta di mansioni da eseguire per il buon funzionamento dell’insieme.

Che tipo di corpo ha la tua attività in questo momento?

È fatta di tanta pancia, ossia produce ricchezza, ma ha poche braccia che la ridistribuiscono rimanendo in azienda in un ciclo senza fine? Ha poca testa, quindi le varie decisioni non sono fatte con uno scopo ben definito e si naviga un po’ a vista? Ha poca pancia, perciò è denutrita e non riesce a produrre il fatturato che necessita? Oppure ha poche gambe, poche persone che fanno quello che dovrebbero e quindi si resta sempre indietro con i lavori e le scadenze?

Ovviamente sarà un mix di queste situazioni ma sono sicuro che in questo momento, se guardi alla tua attività con onestà, il corpo che avrai visualizzato sarà più o meno deforme.

Ciò significa che è impellente e necessario trovare un modo per riportare equilibrio e integrazione tra tutte le componenti della tua attività, partendo però dal cuore, essendo l’unico capace di dare vigore ed energia ad ogni parte del corpo.

Condivido le parole di Simon Sinek quando ci ricorda che rientra nelle nostre forze e possibilità creare un mondo in cui ci svegliamo ispirati ogni singolo giorno e dove a fine giornata rientriamo a casa realizzati perché abbiamo agito sapendo che sul tavolo non c’è solo il prossimo trimestre o il prossimo anno, ma la prossima vita e la prossima generazione.

Considerare quel tipo di futuro, quindi di responsabilità, non serve solo per sviluppare il nostro spirito di fratellanza ma anche perché sappiamo che agendo in questo modo i risultati saranno realmente appaganti anche dal punto di vista dei numeri aziendali.

Ora che abbiamo compreso meglio sia la mentalità che la motivazione del condurre un’attività, possiamo continuare il nostro viaggio nelle successive e determinanti tre tappe finali.


[1] BG 2.59. Gli oggetti dei sensi si allontanano dalle persone che si astengono da loro, ma il gusto rimane; ma anche il gusto cessa quando si vede qualcosa che è migliore.

[2] BG 3.42. Si dice che i sensi sono superiori, e oltre i sensi c’è la mente. La ragione (intelligenza) è comunque superiore alla mente. Ma questa [anima] è oltre la ragione.