Abitare è un gioco infinito!

Prima di partire con la parte “pratica e operativa”, ossia quando ti parlerò del Metodo ACT, vorrei approfondire alcuni aspetti su come giocare a questo gioco dell’abitare.

Ho parlato diffusamente nel corso “La Vita è un Gioco”, e ora decliniamo quei principi nel nostro ambito di lavoro, ossia il nostro rapporto con lo spazio abitativo.

Il tipo di mentalità che abbiamo determina la cornice attraverso la quale vediamo il mondo, ed in effetti le nostre convinzioni, valori, paure e desideri si combinano restringendo o ampliando le nostre possibilità d’azione.

È come se creassimo un nostro “spazio di soluzione”, ossia quello spazio nel quale cerchiamo idee e strategie per migliorare la nostra situazione, qualunque essa sia e qualunque sia il nostro obiettivo.

Una cosa però è ovvia e lampante: maggiore è lo spazio a disposizione, maggiori saranno anche le opzioni disponibili. Sei d’accordo?

La Teoria dei Giochi dice che quando giochiamo possiamo adottare due tipi di mentalità: finita e infinita.

Una mentalità finita si applica ai giochi con giocatori noti, regole fisse ed un obiettivo concordato. Questi giochi hanno un inizio e una fine e ne escono vincitori e vinti.

Una mentalità infinita invece si applica ai giochi sia con giocatori noti che sconosciuti, dove le regole sono intercambiabili e l’obiettivo è perpetuare il gioco.

I giochi infiniti enfatizzano la cooperazione e si concentrano sul miglioramento di se stessi, non sul “battere” gli altri giocatori intorno a loro…

Abitare è un gioco infinito!

La vita infatti è eterna e in continuo mutamento, mentre è la nascita e la morte del corpo che corrisponde ad un gioco finito dove tutti noi perdiamo, ad ogni partita che giochiamo.

Il nostro modo di abitare lo spazio, ci accompagna vita dopo vita e non c’è nulla da vincere ma “semplicemente” evolvere il nostro rapporto con il mondo sempre di più fino ad includere il piano divino e trascendente.

Bene, scegliere quale mentalità adottare mentre facciamo i nostri passi nella nostra casa e nel nostro rapporto con l’abitare è quindi di fondamentale importanza perché influenza non solo lo scenario del gioco, ma anche il risultato finale, non credi?

Purtroppo definiamo questo ambito secondo criteri finiti e quindi anche il luogo che rappresenta uno dei primi specchi per comprendere noi stessi, diventa un ambito di confronti, competizione e ricerca di riprova sociale, oppure di sconfitta o indifferenza.

Così, anche quando desideriamo sinceramente attuare una trasformazione nella nostra casa, spesso lo facciamo spinti da motivazioni diverse dall’aumentare la bellezza attorno a noi e dal capire ancora meglio noi stessi attraverso la casa.

Ma esistono dei momenti e di conseguenze delle scelte nella vita, che possono diventare degli autentici Punti di Svolta, ossia piccoli cambiamenti ma che operano nella direzione giusta, ossia secondo le regole di un autentico Gioco Infinito.

Ora quindi applichiamo questa distinzione al nostro rapporto con la nostra casa: come possiamo adottare una mentalità infinita?

Vorrei condividere con te 3 strategie principali:

  1. Migliorando noi stessi
  2. Cooperando con gli altri
  3. Dandoci il giusto tempo

1. Migliorare noi stessi

Dovremmo abituarci a competere solo con noi stessi, senza porre altri come termine di paragone. L’auto-miglioramento, migliorare giorno dopo giorno rispetto a dove siamo, è la metrica più importante della nostra vita anche perché è in realtà l’unica sui cui possiamo lavorare.

Infatti, l’unica cosa che possiamo cambiare siamo proprio noi stessi e la nostra capacità di sintonizzarci con la giusta frequenza al nostro spazio abitativo.

Miglioramento personale significa anche migliorare lo spazio in cui ci muoviamo, non darlo per scontato e non vederlo solamente dal punto di vista materiale. Significa fare in modo che chi vien accolto nella nostra casa abbia un’esperienza sempre più bella e appagante, in sintesi essere in grado di immaginare la nostra casa secondo il nostro sentire più autentico.


Lo yoga ha origine nell’antica India ed è una pratica connessa a vari sistemi di conoscenza. Il termine accoglie una vasta gamma di scuole e comprende varie discipline fisiche, mentali e spirituali.

Lo yoga insegna che il nostro vero sé, detto atma in lingua sanscrita, non è il corpo, ma l’osservatore che vive al suo interno, l’”io” che vive l’esperienza. Avremo modo di approfondire meglio questo termine, ma per il momento è importante sapere che in sanscrito yoga significa “connessione”, con te stesso, con gli altri e con la dimensione divina.

Non sto quindi parlando di meditazione, di posizioni e di respirazione, ma di un allineamento tra mente, cuore e volontà che deve essere raggiunto secondo una specifica procedura, altrimenti, per quanti sforzi tu possa fare, semplicemente non funzionerà.

Lo yoga consiste nell’arte di agire avendo ampliato enormemente il nostro ambito di movimento.

Ecco quindi che una mentalità infinita, in modo controintuitivo, ci permette di avere un maggior controllo, proprio perché impieghiamo le nostre energie su ciò che possiamo fare qui e ora, senza disperderci in azioni inutili.

Ora chiediti, in via preliminare:

  • Cosa potrei migliorare nella mia casa, nello specifico e in questo preciso momento, che sarebbe più significativo per me e per chi mi sta attorno?

2. Cooperare

Quando puoi, scegli sempre la cooperazione. Niente di ciò che facciamo, nemmeno il lavoro, è a somma zero, ma un continuo intreccio di anime e di destini.

Vedere persone che sono riuscite a creare un dialogo positivo con il loro spazio abitativo, dovrebbe darti l’ispirazione che anche per te è possibile arrivare lì e che potresti inoltre chiedere il loro aiuto.

La vita ha bisogno che tu esprima la tua personalità unica e il tuo modo unico di cogliere le opportunità, risolvere i problemi, usare i tuoi talenti, anche attraverso il modo in cui ti rapporti con la tua casa, il tuo rifugio.

Allora sappi che nessuno di noi è solo, c’è sempre qualcuno intorno a noi, magari che vive con noi, che possiamo iniziare a includere nel nostro universo di possibilità.

Ricorda, Yoga significa “unione”, “connessione”, e non c’è unione con il Divino senza unione con le sue creature. 

Ora chiediti:

  • Chi può aiutarmi nel mio percorso e nel trovare degli autentici Punti di Svolta nella mia casa? Quali qualità ha che potrei imparare da lui o da lei?
  • Cosa potrei fare per rendere migliore la vita di chi mi sta intorno attraverso lo spazio abitativo che ho a disposizione?
  • Cosa potremmo fare insieme che dia valore a tutti noi?

3. Dare il giusto tempo

Nella casa, come nella vita, è necessario prendersi il tempo necessario e non pensare solo ai traguardi a breve termine.

Questo non significa stare fermi nel dubbio o nell’inerzia, ma non essere agitati e impazienti. 

L’universo sa bene cos’è meglio per te, in ogni momento, e ha i suoi tempi, che non collimano quasi mai con la tua impazienza e nemmeno con la tua razionalità.

Ogni cosa ha bisogno dei suoi tempi.

I Punti di Svolta che stiamo cercando nella tua casa, non sono delle sfide con il mondo o con noi stessi, ma delle piccole fessure nella coltre nebbiosa del mondo, che ci permettono di vedere oltre e meglio, di aggiungere bellezza e armonia in questo mondo.

In questo momento ci sono aspetti del nostro abitare che non lavorano per il nostro bene o che comunque non sappiamo gestire: devono quindi essere riprogrammati, ripuliti e riallineati.

Per farlo ci vuole tempo, ma credimi, è tutto tempo guadagnato.

Ecco, quando pensi alla tua vita e alla tua casa enfatizza le decisioni che producono risultati a lungo termine, che fanno del bene a te e agli altri, facendo poi passi immediati e coordinati per dirigerti in quella direzione, perché come dice la Bhagavad Gita “nessuna persona che agisce nel bene incontra un destino funesto”.

Ciò ovviamente non significa che sarà tutto perfetto subito, ma che ogni giorno che passa potrai migliorarlo, anche di poco. Che poi è proprio il senso del nostro abitare nel mondo e nella nostra casa: spazi in continua evoluzione.

Ora chiediti:

  • Come vorrei che migliori la mia casa la prossima settimana, il prossimo mese, il prossimo anno?
  • Quali decisioni posso prendere oggi per contribuire a questi miglioramenti?
  • Quali decisioni posso evitare che potrebbero compromettere questi miglioramenti?

In questo modo ti abituerai a muoverti in un gioco che non è mai lo stesso, in una casa che continua a parlare di te e con te attraverso la tua trasformazione interiore, perché sarai in grado di aggiornarti e riallinearti interiormente, sempre più velocemente.

Om tat sat,
Andrea Grendele (Ananda Kishor)